Dal vetro basso emissivo al listello in legno per il davanzale: le nostre soluzioni contro la dispersione termica

Per garantire ad una casa un ottimo livello di isolamento termico, oltre al cappotto, c’è un altro elemento che riveste un’importanza fondamentale: è l’infisso o, meglio, il suo vetro. Scegliere il vetro giusto, infatti, permette di ridurre in maniera significativa la dispersione termica di un edificio e, di conseguenza, contribuire alla sua efficienza energetica. In cosa si traduce, all’atto pratico? In un risparmio in bolletta, e nella possibilità di vivere in un ambiente salubre e confortevole.
Fondamentale per garantire all’abitazione un ottimo isolamento termico e acustico, il vetro basso emissivo è il perfetto completamento dei serramenti che installiamo nelle nostre realizzazioni. Abbiamo infatti scelto serramenti in legno d’abete lamellare certificati classe B, con uno spessore di 68 centimetri e con prestazioni notevoli. Tali serramenti, poi, li dotiamo di vetrocamera basso emissivo. In cosa consiste? In un vetro composto da due lastre, con all’interno un gas nobile capace di arginare le dispersioni di calore, e di ottimizzare l’isolamento acustico. Ma non è tutto. Siamo riusciti ad eliminare il ponte termico del davanzale, dividendolo in due parti e installando un legno massello che impedisce la trasmissione dell’aria fredda. Per garantire ambienti silenziosi, protetti dai rumori esterni, abbiamo infine deciso di dotare i serramenti anche di una tripla guarnizione laterale.
Ma come si fa, per verificare se un vetro è per davvero basso emissivo? In realtà basta un semplice… accendino! Lo si accende vicino al vetro, e si guarda il colore delle fiamme: se sono tutte dello stesso colore, in genere giallo, non è stato effettuato il trattamento basso emissivo; se una o due fiamme (su quattro fiamme in caso di doppio vetro, e sei in caso di triplo) tendono al violaceo, allora il trattamento c’è.
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